

Un video, che gira su Facebook.
C’è Mentana, il direttore del TG7, che dà la parola al ministro dell’economia Giorgetti. Tutti e due ci informano che l’app che Elon Musk ha messo gratuitamente a disposizione soprattutto degli strati più poveri della popolazione italiana, è assolutamente efficace. Basta un piccolo investimento di apertura, si possono guadagnare fino a dieci, ventimila euro al mese. Lui stesso – Giorgetti, il ministro - ha guadagnato in un mese ventottomila euro.

Un tizio, in un commento al video di Facebook, scrive: ”sempre a fare soldi voi politici!” Ci ha creduto? e quanti ci hanno creduto? Ma si vede lontano un miglio che è una bufala. Generata per mezzo dell’intelligenza artificiale.
Anche se bisogna riconoscere che il falso Mentana sembrava assolutamente “vero”. Come il ministro Giorgetti. E come Mario Draghi, Piersilvio Berlusconi, Giorgia Meloni e tanti altri leader politici e esponenti di spicco dei media. Che sembravano proprio loro, in carne e ossa. E dicevano delle cose chiaramente false.
Da cui ci si può difendere con un pizzico di intelligenza critica. Anche se questa oggi comincia a scarseggiare.
Però, cosa succede se invece che per balle del genere, l’IA viene usata per costruire falsificazioni più credibili? In Belgio, la premier Sophie Wilmès ha dovuto difendersi per un video manipolato in cui diceva cose da lei mai dette sul Covid; in Romania è accaduto qualcosa del genere; in USA video truccati pro o contro Trump e pro o contro Biden si sono fatti strada da tempo. E in tutto il mondo delle democrazie, vicini alle elezioni, va così.
Nel prossimo futuro, ma già nel presente, la vita politica democratica sarà invasa da deepfake. Se per ora siamo in grado di isolare e stigmatizzare gli episodi, forse domani non sarà più possibile perchè il numero di quelli aumenterà vertiginosamente e la possibilità di controllarli scenderà vorticosamente.
È già disponibile e alla portata di tutti un software che permette di generare un volto falso a partire da un volto vero inquadrato dalla telecamera. Puoi così diventare George Clooney, Mario Draghi o David Beckam, dice il giornalista Pier Luigi Pisa che ne ha fatto un’esemplificazione con il suo volto modificato. “Il rischio è – conclude - che in futuro anche le persone comuni possano essere vittima di un deepfake, vale a dire un video o un'immagine fake in cui qualcuno sta facendo qualcosa che non ha effettivamente fatto”.

Ma è vero anche il contrario.
In California, il padre di un ragazzo morto in un incidente in un’auto automatica Tesla, aveva denunciato Elon Musk in quanto il proprietario di Tesla in un video assicurava l’assoluta sicurezza dell’autovettura. Nel dibattimento gli avvocati di Musk hanno dichiarato che quel video era un falso generato da IA. Allora, la giudice ha chiamato in giudizio Musk perché dicesse se quel video era vero o falso.
Poi ha detto: ma sono seriamente preoccupata, perché da domani, chiunque potrebbe sostenere di essere vittima di un video deepfake e in questo modo sottrarsi alle proprie responsabilità”. Seriamente preoccupato è anche Guido Scorza, che è componente dell’autorità Garante per la privacy. Lui dice: “La verità è più fragile di sempre nella dimensione digitale e dell’intelligenza artificiale. Se non si corre presto ai ripari – difficile dire come – i rischi e le conseguenze diventeranno presto insostenibili perché non potremo più fidarci neppure di ciò che appare vero… La linea di confine tra il vero e il falso è, ormai, sottilissima e si assottiglierà sempre di più in maniera direttamente proporzionale al progresso delle tecniche di deepfake”.
Bisogna correre ai ripari, dice Scorza. E però aggiunge: “difficile dire come”. Già, difficile dire come.
Anche perché Facebook, Google, Apple, Tik Tok e le altre aziende di questo tipo, ci guadagnano dai deepfake, che muovono pubblicità, muovono interessi inimmaginabili.

Apriamo gli occhi. Ciò che oggi registriamo e cominciamo a lamentare è un pallido riflesso di ciò che verrà quando questi sistemi di IA applicati alle relazioni umane saranno “normali” come ora lo sono sistemi tipo previsioni meteo o googlemap. Immaginate di imbattervi in un video di questa o quest’altra persona: un politico, uno sportivo, o un conoscente, un vecchio amico, un parente. Chi vi assicurerà che quel gesto osceno, quella posizione sconcia, quella dichiarazione grave non siano un falso, prodotto da IA?
Nel prossimo futuro, l’umanità dovrà inventare un altro modo di stare al mondo, in cui etica, giustizia, politica, vita quotidiana saranno totalmente riformulati. In altre parole dovrà trasformarsi, diventare un’altra umanità. Di schiavi o di umani superliberi (anche dalla “verità”).