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Quando lavorammo alla ricerca sulle rappresentazioni campane di Carnevale, che poi confluì nel libro di Rossi, De Simone, “Carnevale si chiamava Vincenzo”, edito a Roma da De Luca nel 1977, erano gli inizi degli anni Settanta. Il gruppo di ricerca, diretto da Annabella Rossi e Roberto De Simone, era composto prevalentemente da studenti e io ne ero il coordinatore. Quelle rappresentazioni carnevalesche che noi documentammo erano state da poco riprese, dopo un lungo periodo di abbandono negli anni sessanta, gli anni del boom economico e della rivoluzione culturale che l’accompagnò. Non c’erano – come oggi - sentimenti di identità locale da affermare in quei gruppi di persone che ripresero gli antichi Carnevali....
In autunno salivano per i monti per raggiungere i boschi dove avrebbero preparato i “catuozzi”, cioè le carbonaie. Andavano per l’Irpinia, il Sannio, il Cilento e più lontano. Famiglie intere. Passavano l’inverno sui monti facendo carboni.

Ma ci sarà Campusinfesta in questo archivio online? Certo che sì! Come potrebbe mancare Campusinfesta nell'archivio “TreCompariMusicanti- ArchivioAntropologicoApolito”?

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